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Ok è vero…vi avevamo promesso che avremmo scritto di auto affascinanti e di belle emozioni. Questa “cosa” non è né bella, né emozionante: il Cybertruck di Elon Musk è un oggetto che fa rabbrividire i detrattori della Fiat Duna e che è riuscito nell’impresa di dare un senso alla Range Rover Evoque Cabrio.

Elettrico, anticonformista e futurista in pieno stile Tesla, il nuovo pickup della Casa di Palo Alto è stato svelato nel corso di una presentazione “evento” tenutasi ormai più di una settimana fa. Sulla carta era stato progettato come il veicolo più innovativo e sicuro della storia, caratterizzato da dotazioni di estrazione militare e da un’inedito sistema di costruzione dei cristalli tale da renderli infrangibili, ma il test con il quale Musk ha voluto darne dimostrazione al Mondo ha dato un responso “leggermente” diverso: il finestrino laterale si è frantumato al primo colpo come un qualsiasi cristallo, confermando l’esito anche al secondo tentativo sul vetro posteriore. Pare che sul volto di chi ha assistito alla scena in diretta siano comparse reazioni di sbigottimento e incredulità, mentre quel che è certo è che, nel giro di pochi istanti, il video del colossale epic-fail è rimbalzato da un dispositivo digitale all’altro, accompagnato da un tornado di derisione e insulti secondo solo a quello che seguì il celeberrimo elogio del trionfo di Napoleone a Waterloo con pensieri e parole di Luca Luciani.

Come è possibile che un guru della comunicazione come Musk sia incappato in una simile figura, per di più in diretta mondiale? Troppo brutto per essere vero, così è nata la suggestione: e se non fosse vero?! Provate a pensarci: quale è la struttura su cui viene costruita la campagna comunicativa dei principali brand nell’era dei social? La presenza. Oggi conta prima di tutto esserci. E quale è la condizione di fronte alla quale le masse sono in grado di coalizzarsi su vasta scala? Il fallimento altrui. Ammettere e riconoscere il successo di chi ci sta attorno è una virtù rara e non sempre facile da esprimere: il processo che porta a sentirsi migliori di chi fallisce è molto più semplice ed intuitivo. E qui Musk ha vinto un’altra volta. La pubblicità inversa che è derivata dal video ha dato al lancio del Cybertruck un’eco esponenzialmente superiore a quella che avrebbe avuto una tradizionale conferenza stampa con un risultato atteso e scontato. È del tutto improbabile che un dispositivo come l’Armor Glass venga concepito per l’impiego civile senza essere stato debitamente testato. I tecnici di Tesla avevano effettuato simulazioni del tutto identiche a quella della presentazione concluse con successo ed infatti, a pochi giorni di distanza, hanno iniziato a circolare i video degli esperimenti in laboratorio a dimostrazione della concreta solidità strutturale.

Se vi sembra assurdo il fatto che un’azienda decida di cimentarsi volutamente in una simile prestazione vi forniamo un dato che potrebbe ribaltare la vostra prospettiva: in soli 5 giorni Tesla ha incassato 25 milioni di dollari derivanti dall’abbordabilissima caparra (100$) richiesta alle 250.000 persone che, incuriosite dal tam tam mediatico, hanno deciso di opzionare un’esemplare del Cybertruck. Credito di fiducia? Riduttivo. Elon Musk ha riscritto le regole del crowdfunding portandolo ad un livello superiore…