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Negli anni Ottanta, ad un infiltrato nell’ambiente del narcotraffico di Miami non bastava vivere su una barca a vela, avere un coccodrillo come animale domestico, indossare occhiali da sole Ray Ban Wayfare e un vestito di Armani dalle enormi spalline. Per essere credibile doveva arrivare alla guida di una Ferrari!

Ed è esattamente così che si presentava Don Jhonson nei panni del detective James (Sonny per gli amici) Crockett uno dei protagonisti della serie cult Miami Vice.

Nella prima serie il detective della sezione narcotici inseguiva i cattivi sulle strade circondate da grattacieli e palme a bordo di una Ferrari Daytona GT4 Spyder nera; o meglio, su quella che sembrava una Daytona GT4 Spyder nera. In effetti la produzione utilizzò un reale esemplare della Ferrari solo per alcune inquadrature statiche nel primo episodio. Nel resto degli episodi di tutta la prima e la seconda serie sotto alla sexy Ferrari Nerasi nascondeva una Chevrolet Corvette (serie C3) ricarrozzata dall’azienda McBurnie Coachcraft.

Questa cosa non venne presa bene da Maranello e la leggenda vuole (sono tantissime le fonti che riportano storie con dettagli sempre diversi) che Enzo Ferrari in persona si lamentò perché non sopportava di vedere una falsa Ferrari diventare sempre più famosa.

I detective Crocket e Tubbs arrivano sulla Daytona ad un appuntamento con un trafficante di armi, sono sotto copertura e si avvicinano per controllare la merce. Le armi non sono quelle che hanno ordinato e sembrano vecchie. Quando lo fanno notare al trafficante, questo prende un bazooka, mira verso la Daytona e lascia partire un razzo che la fa esplodere in mille pezzi davanti gli occhi sgranati di un pietrificato Don Johnson e poi aggiunge: ”a me non sembrano male”.

Pare che l’esplosione del primo episodio della terza stagione, sia stata richiesta espressamente da Enzo Ferrari, per interrompere la situazione che si faceva imbarazzante. Si narra però che lo stesso Ferrari diede mandato di far recapitare alla produzione due esemplari di una vera Ferrari da utilizzare per le riprese.

Il modello scelto fu il modello di punta del listino Ferrari in quell’epoca, la bellissima Testarossa di colore nero come l’auto utilizzata nella prima serie. Ovviamente i produttori furono entusiasti, ma preferirono riverniciare l’auto di bianco, probabilmente per farla risaltare di più durante gli inseguimenti notturni per le strade di Miami.

Nel secondo episodio Crocket ferma il tenente Castillo e si lamenta che non può trattare affari da milioni di dollari con i narcotrafficanti con “una macchina da Topolino”, il tenente senza nemmeno guardarlo in faccia gli risponde; “è là fuori”. Nelle inquadrature successive Crocket e Tubbs stanno ammirando una splendida Ferrari Testarossa (monospecchio e monodado per gli esperti) bianca con gli interni color crema baciata dal caldo sole della Florida.

La Testarossa verrà utilizzata per le tre serie successive, anche se nelle scene di inseguimento più rischiose verrà utilizzato un esemplare ricostruito su una DeTomaso Pantera.