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Qualche giorno fa il mio compagno di ventura mi ha scritto un messaggio: “Avendo fondi illimitati e un garage spazioso, quali sarebbero le auto che non potrebbero mancare dalla tua collezione?”. Così è nata l’idea di stilare una lista della spesa, subito ribattezzata “La lista dei Sogni”. Ci siamo dati solo un vincolo: devono essere esistenti. Con questi presupposti vi presento le 10 auto che, in una realtà parallela, ammiro tutti i giorni, sapendo fin dall’inizio che diverse finirebbero anche sotto lo sguardo attento di Andrea.

FERRARI F40 (1987) “Lasciate ogni speranza o voi che giungerete dopo”. Se penso ad un’auto penso a Lei. Si Lei con la L maiuscola, perché niente ha mai avuto e mai più avrà la sua essenza. Indiscutibilmente bella, indiscutibilmente sportiva, indiscutibilmente Ferrari. Qualcuno in preda ad un delirio di onnipotenza decise di dare ad un’altra quella che in realtà era la sua definizione: “La Ferrari”… per eccellenza. Lo confesso è stata l’unica che ho baciato, senza essermi vergognato di averlo fatto.

LANCIA DELTA HF INTEGRALE EVOLUZIONE (1991) Possente, muscolosa e piantata a terra come poche. La guardo e anche da spenta ho l’impressione che possa sgretolare l’asfalto. E’ l’auto con cui mi sarei sentito in grado di fare tutto, anche se sotto il cofano aveva solo 210 CV. Trovarne una non è un’impresa, online è pieno di offerte che viaggiano poco sopra i 50.000€, ma recentemente Sotheby’s ne ha messa in asta una che ha faticato a raggiungere i 39.000$ richiesti, un valore comunque molto inferiore alla quotazione di 70.000$.

PAGANI ZONDA R (2009) Per lei ho chiesto ad Andrea una deroga: è l’unica street-illegal della mia collezione, ma rappresenta anche la massima espressione di Pagani. La adoro perché è senza filtri e senza compromessi: non è concepita per circolare su strada e non si è prostrata a nessun regolamento tecnico per scendere in pista in forma competitiva, ciò nonostante ha un fascino che va oltre quello di qualsiasi vettura studiata per gli esclusivi programmi clienti degli altri Costruttori. Credo di aver consumato il video del record al Nurburgring.

ABARTH GRANDE PUNTO (2008) Si, lo so, è del 2007, ma il mio piccolo “Mostro” è nato a ottobre del 2008, quindi fa giurisprudenza. Ci siamo incontrati la prima volta al Motorshow di Bologna ed è stato subito amore. Cattiva e compatta, ma al tempo stesso versatile e comoda per la vita di tutti i giorni, la GPA è una compagna di viaggio eccellente: la nostra è una storia che dura da 230.000 km e nessuno è stato banale.

MERCEDES BENZ 300 SL W198 (1954) Un’icona di stile strettamente legata alla Corsa più bella del Mondo. Ho avuto la fortuna ed il piacere di ammirare diversi esemplari nel corso delle nostre scorribande lungo la Penisola durante le varie edizioni della 1000 Miglia ed ogni volta è stata la stessa suggestione.

FERRARI 250 GTO (1962) Con un valore di 38.115.000$ è la vettura con la seconda quotazione più alta della storia: la sua eleganza sublime deve cedere il passo solo ad una delle quattro sorelle che nel 1964 vennero ricarrozzate da Scaglietti. La “rifatta” guadagnò successi sportivi e valore (48.405.000$ al Pebble Beach Concours d’Elegance di Monterey del 2018), ma perse il fascino di una linea perfetta. Sfido chiunque a non sognare di avere in garage la sola ed unica auto legalmente riconosciuta come opera d’arte.

FERRARI 430 SCUDERIA (2007) Forse la miglior evoluzione della specie della storia recente del Cavallino. Pur essendo a tutti gli effetti una vettura stradale, rispetto alla berlinetta “originale” la Scuderia nasce con una connotazione più corsaiola e risolve quel velo di incompiutezza che mi induceva a lasciare il giudizio in sospeso. Se qualcuno avesse intenzione di regalarmene una, tenga presente che deve avere rigorosamente la livrea racing presentazione.

LAMBORGHINI GALLARDO LP 570-4 SUPER TROFEO STRADALE (2011) A Sant’Agata in quel periodo dovevano avere lo stesso responsabile marketing che poi si è occupato della gestazione della 500 Abarth: una lista di versioni talmente lunga da mettere in difficoltà anche il più accanito degli appassionati. Nel mare magnum delle Gallardo, spicca lei, in versione Rosso Mars, l’unica Lambo dalla quale sono stato veramente rapito.

PORSCHE 911 GT3 RS 991.2 (2018) Come fai a non avere in casa una Porsche?! Evito di pronunciarmi su chi considera tali anche la chiattona 4 porte e quelle cose che trovano un senso sporcandosi di fango fuori dalle strade asfaltate: per me esiste solo la 911 e la GT3 RS del 2018 Green Lizard ne è l’espressione più brillante.

FERRARI F12 TDF (2015) Troppe Rosse?! Vero! Ma come faccio ad escludere questa? E’ la Ferrari più bella dell’ultimo decennio, tanto bella da piacermi quasi più nella livrea Giallo Tristrato che nel classico Rosso Corsa. Non esiste un’angolatura o un dettaglio che non mi convinca. Il mio grande rimpianto: se nel 2015 avessi speso i 350.000€ richiesti oggi ne avrei circa il triplo, ma, in fin dei conti, sognare non costa nulla…

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