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Questa volta con Matteo abbiamo deciso di fare un gioco.
Ci siamo chiesti: se non avessimo limiti di spesa per comprare delle auto da mettere nella nostra collezione dei sogni, quali modelli compreremmo?

Visto che conoscendoci le compreremmo tutte, ci siamo dati un’unica regola, abbiamo finto che il nostro garage possa contenere solo dieci auto. quindi, dopo varie nottate in bianco per decidere quali auto escludere, vi presento la mia collezione.

Come vedrete, la scelta delle mie auto tradisce un po’ la mia età: molti modelli sono degli anni Ottanta e novanta, epoca in cui la mia passione per le auto sbocciava, molte rappresentano ancora oggi i sogni del bambino che ero.

La prima che mi viene in mente, e sono sicuro sarà anche la regina della collezione del mio socio, è la Ferrari F40. La F40, uscita nel 1987, rappresenta la vera concretizzazione della filosofia del marchio Ferrari. Nuda e cruda, niente aiuti elettronici, tanta potenza scaricata in maniera selvaggia ed imprevedibile sulle enormi ruote posteriori e il bisogno di essere un gran pilota per poterla dominare. Un’auto non per tutti, ma che farebbe una gran figura anche esposta ferma in un salotto. Ovviamente è rossa.

La seconda auto è un’altra auto costruita a mano da un genio del mondo dei motori. La Pagani Huayra. Se la F40 era rude e schietta la Huayra è sofisticata, tecnologica, raffinata. La cura dei dettagli è estrema come le sue prestazioni, nulla è lasciato al caso e come dice sempre il suo creatore Horacio: “ogni singolo componente, anche il più piccolo, dev’essere allo stesso tempo funzionale e bello”. Innumerevoli sono le personalizzazioni da scegliere al momento dell’ordine, per il colore opterei per un bel rosso combinato a parti in carbonio a vista, un vero must su una Pagani.

La Terza che comprerei è un’altra Ferrari, ma più recente, è la F12 nella versione TDF, una serie speciale dotata di modifiche estetiche che la rendono più muscolosa e aggressiva. Mentre le modifiche sotto il cofano hanno portato ben 40 cavalli in più portandoli a 780. “Giallo tristrato” è il colore che le dona di più. Anche questa sono sicuro che sarà nel garage di Matteo.

Il quarto esemplare della collezione è una vera hypercar d’annata, 1995 per la precisione. Blu Francia è il suo colore, l’auto in questione è una Bugatti EB110. Fu una delle supercar dei miei sogni di ragazzo. Ne trovate la storia cliccando qui

A questo punto farei spazio nel garage per due auto che negli anni Ottanta campeggiavano nei poster delle camere degli adolescenti di tutto il mondo. Era il periodo in cui Ferrari e Lamborghini si sfidavano sulle strade presentando modelli sempre più belli e veloci. Erano la Ferrari Testarossa e la Lamborghini Countach. Fiancate “graffiate” per una e sportelli ad apertura verticale per l’altra. Linee morbide e sinuose sulla Ferrari, spigolose e nette sulla Lambo.
Se negli anni Ottanta il loro valore economico era paragonabile, oggi una Countach costa mediamente il doppio di una Testarossa, probabilmente per il numero di esemplari prodotti. Nel mio garage sarebbero rispettivamente rossa e nera.

Un’auto che non potrei lasciare fuori dalla lista è la Ferrari 328 GTB. La linea disegnata da Pininfarina era l’evoluzione della meravigliosa linea disegnata per la 308. Molto sinuosa era caratterizzata da quel colpo di genio che erano le due prese Naca sui fianchi. Le prestazioni erano di tutto rispetto: 6,4 secondi per lo scatto da fermo, e 263 km/h era la velocità massima raggiungibile. Fu la prima Ferrari su cui un amico di famiglia mi portò a fare un giro, ho ancora i brividi. Ovviamente rossa anche questa.

Un altro sogno di bambino, che molto volentieri metterei nel mio garage è la Lancia Delta Integrale. Vettura con un pedigree sportivo di tutto rispetto. Il design ancora molto attuale benché siano passati quasi trent’anni, con i passaruota larghi e il rigonfiamento sul cofano per nascondere il motore di due litri di cilindrata sovralimentato. È dura trovare un esemplare ancora tutto originale, ma non avendo limiti al budget non sarà un problema procurarselo, magari in versione Club Italia Blu scuro.

Nella mia collezione non potrebbe mancare un’Alfa Romeo. Costruita in edizione limitata la 8C Competizione venne presentata nel 2007 come prototipo ma i concessionari del biscione vennero sommersi dalle ordinazioni, così si decise di fare una piccola serie basata su pianale e motore Maserati-Ferrari; prestazioni, ma soprattutto bellezza, tanto che nel mio garage le metterò una poltrona davanti per stare ore a guardarla.

Ultima nella collezione la prima straniera. Tra le auto dei miei sogni non potrebbe mancare un’auto divenuta una vera e propria icona del mondo dei motori con il suo design classico e il suo leggendario “flat six” montato dietro le ruote posteriori: la Porsche 911. Ovviamente ne sceglierei una moderna, magari una 991 GT2 RS, magari Rosso Lava, versione vitaminizzata pronta per un track day.

Ora sono molto curioso di vedere cosa Matteo metterà nel suo garage.

Ovviamente, se vorrete giocare con noi, potrete mettere tra i commenti le vostre personali collezioni dei sogni.

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